Rilassamento
Per rilassamento s’intende un particolare stato psicofisiologico indotto o autoindotto che investe l’organismo umano nella sua totalità, i cui effetti producono un forte allentamento della tensione muscolare e psichica. Il risultato finale è dato da una sensazione di pace, tranquillità e benessere, la cui intensità è proporzionale al grado di rilassamento raggiunto. Si tratta di una condizione che può essere misurata con parametri oggettivi grazie a speciali apparecchiature in grado di rilevare le modificazioni dell’organismo (aumento della resistenza cutanea, diminuzione dell’attività muscolare, cardiaca e respiratoria, abbassamento della pressione sanguigna e della temperatura corporea, ecc.) e parametri soggettivi basati sulle sensazioni riferite dalla persona coinvolta.
Per comprendere bene cosa avviene durante una seduta di rilassamento dobbiamo necessariamente parlare del suo opposto e cioè della contrazione muscolare:
Quando desideriamo contrarre volontariamente un muscolo del nostro corpo per eseguire una qualunque azione fisica è il nostro cervello che attraverso i nervi motori dà l’impulso necessario al muscolo consentendone l’irrigidimento.
Esistono però dei movimenti involontari di contrazione muscolare in cui l’irrigidimento avviene automaticamente, cioè senza la reale volontà da parte del soggetto di contrarre il muscolo stesso. Ad esempio, nel momento in cui, istintivamente pensiamo di compiere un’azione, possiamo essere trattenuti dal compiere tale movimento da un altro pensiero che si oppone al precedente causando l’arresto dell’azione stessa. In questo caso non si manifesta nessuna azione fisica ma solamente uno scontro di pensieri in cui uno prende il sopravvento sull’altro reprimendone l’azione ideata. Una situazione simile potrebbe essere la seguente: presi dall’ira possiamo sentire la necessità di sbattere il pugno sul tavolo, ma prima che ciò accada la nostra capacità di autocontrollo ci induce a reprimere l’azione pensata e quindi a frenare il movimento muscolare attraverso un gruppo di muscoli che trattengono il movimento del primo. Questa doppia azione in cui convergono due forze opposte si manifesta così rapidamente da non far percepire al nostro cervello nessuna sensazione di movimento, pur tuttavia non impedisce la contrazione, seppur lieve, del muscolo in questione.
È facile immaginare come persone mentalmente eccitabili mantengano in continua tensione i loro muscoli e il loro sistema nervoso a causa di una mancata capacità di autocontrollo: ogni pensiero negativo tende a concretizzarsi attraverso l’azione muscolare per poi reprimersi tramite una contrazione muscolare, trasformandosi quindi in uno spreco di energia. Il mancato recupero di queste energie crea l’instaurarsi delle condizioni ideali affinché lo stato di malessere o la malattia si manifesti. Il rilassamento, quindi, può essere uno straordinario rimedio per il mantenimento di una ottimale condizione di benessere del nostro organismo e per la prevenzione di malattie anche gravi. Durante questa condizione, infatti, i veleni e i cataboliti prodotti dalle cellule dell’organismo vengono eliminati più rapidamente, la circolazione sanguigna diventa più regolare e uniforme, la pressione sanguigna si mantiene stabile e le funzioni psichiche notevolmente attivate.
La totale distensione di tutti i tessuti superficiali e dei muscoli del corpo consente il recupero delle energie disperse con un immediato riequilibro delle funzioni fisiche e psichiche.
Le tecniche usate per indurre il rilassamento sono numerose ma sostanzialmente si dividono in fisiche e mentali o nella combinazione di entrambe. Le tecniche fisiche generalmente si basano sulla stimolazione di alcuni punti del corpo attraverso metodologie riflessologiche o sulla distensione di gruppi muscolari tramite il massaggio. Le tecniche mentali, sfruttano invece metodi psicologici basati perlopiù sulla suggestione verbale e sulla visualizzazione o metodi orientali quali ad esempio yoga e meditazione.